Cosa succede se l’utente ritarda il pagamento di una bolletta?
In caso di ritardo nei pagamenti viene applicato nei primi dieci giorni il tasso d’interesse legale (attualmente 1% annuo). Dall’undicesimo giorno in avanti a questo si aggiunge una maggiorazione del 3,5%, sempre su base annua. Gli interessi vengono addebitati in una fattura successiva.
Trascorsi trenta giorni dalla scadenza della fattura, senza che sia stato effettuato il pagamento, Publiacqua invia un sollecito mediante raccomandata all’indirizzo di spedizione della fattura
Trascorsi ulteriori trenta giorni dalla dalla data di ricezione della raccomandata (o successivamente alla comunicazione da parte delle Poste di “compiuta giacenza” della raccomandata nei casi in cui non sia ritirata) senza che sia stato provveduto al pagamento, Publiacqua provvede alla chiusura del contatore.
Trascorsi ulteriori 45 giorni, se non viene provveduto al pagamento, il contratto di fornitura viene cessato e contestualmente viene rimosso il contatore. Successivamente alla cessazione del contratto Publiacqua avvia il recupero del credito per via giudiziale o extra-giudiziale.
Nel caso in cui il contratto di fornitura sia stato cessato, per ottenere l’eventuale ripristino della fornitura, oltre a pagare il debito maturato, occorre sostenere anche le spese per un nuovo contratto di fornitura.
Il pagamento di una fattura successivo al sollecito deve essere notificato a Publiacqua.