Istituzionali
04 Novembre 2016

4 Novembre: Lungarno Torrigiani restituito alla città

Missione compiuta. Lungarno Torrigiani è restituito alla città dopo poco più di cinque mesi dall’evento del 25 maggio 2016. Una corsa contro il tempo che Publiacqua ha iniziato nelle ore immediatamente successive e che ha visto impegnati tecnici, progettisti e maestranze per un cantiere da record.
La sfida lanciata dal Sindaco di Firenze e raccolta da Publiacqua era quella di restituire il Lungarno per il cinquantesimo anniversario della tragica alluvione del 1966. Oggi, 4 Novembre 2016, Lungarno Torrigiani è stato riaperto e la sfida è stata vinta.
A riaprire questo splendido angolo di città e restituirlo a cittadini e turisti, è stato simbolicamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in città per le celebrazioni dell’alluvione del 1966, è passato in visita anche all’area che fino a poche ore prima era un cantiere e che oggi è già tornata a splendere come uno dei mille scorci meravigliosi della città.
Un passaggio altamente simbolico quello del Capo dello stato perché ha celebrato il momento in cui una ferita si rimargina per tutta la città di Firenze ed ha avuto il valore di un premio per tecnici, progettisti e maestranze di Publiacqua e delle ditte coinvolte nell’impresa che in questi 163 giorni hanno lavorato H24 per raggiungere un traguardo straordinario.
 
I NUMERI DI UN CANTIERE MODELLO
In 163 giorni di lavoro sono state lavorate 36 mila ore pari a 4.500 giorni/uomo, sono stati posati oltre 1.400 tra pali e barre di consolidamento, è stato realizzato un muro di sostegno alla spalletta di 120 metri circa e una pista di cantiere sull’Arno lunga 500 metri.

Dopo il 25 maggio, in meno di un mese Publiacqua e Ingegnerie Toscane hanno presentato e discusso, ottenendone parere favorevole, la progettazione delle fasi successive:
1.    la realizzazione della Rigid Inclusion è iniziata il 14 giugno;
2.    la posa dei micropali a protezione della spalletta ha avuto il via il 20 luglio per concludersi il 3 settembre;
3.    il 26 luglio iniziavano i lavori di posa dei micropali a sostegno della stessa spalletta (lavori conclusi il 12 agosto);
4.    il 28 luglio, è stato dato il via all’intervento di realizzazione di una batteria di pali e cordoli di collegamento per ii sostegno dell’argine (lavori conclusi il 7 ottobre);
5.    dal 3 ottobre è iniziata la fase di riempimento e posa della tubazione (di diametro DN 800, ovvero 80 centimetri di diametro), che sostituisce le due condotte lesionate dall’evento del 25 maggio scorso, e della tubazione DN 150 a servizio delle utenze di Lungarno Torrigiani. Questa fase di lavorazione si è conclusa tra il 29 ed il 30 ottobre;
6.    in contemporanea sono proseguiti i lavori di rifacimento della nuova spalletta che si sono conclusi ai primi di novembre;
7.    dal 31 ottobre, completata la rete delle caditoie la cui realizzazione era iniziata il giorno precedente, sono iniziati i lavori di ripristino stradale, la posa del lastricato in pietra del marciapiede;
8.    il 2 novembre si sono completati i lavori Silfi per ripristino illuminazione pubblica, iniziati il 31 ottobre, ed iniziate operazioni di smantellamento e pulizia cantiere;
9.    il 3 novembre sono stati completati la posa del lastricato in pietra del marciapiede ed il ripristino stradale;
10.    il 4 novembre è stata realizzata la segnaletica orizzontale per consentire la riapertura al traffico ed ai pedoni del Lungarno Torrigiani.

LE DICHIARAZIONI

“Il risultato che raggiungiamo oggi ci inorgoglisce e ci dimostra che quando tutti lavoriamo per raggiungere lo stesso obbiettivo, quando mettiamo il bene comune davanti a tutto, la parola impossibile non esiste – dice il Presidente di Publiacqua Filippo Vannoni - Il cantiere di Lungarno Torrigiani che oggi chiudiamo ufficialmente è un esempio di come anche in Italia si possano realizzare grandi opere in tempi record. Che questo fosse possibile, del resto, lo  aveva già dimostrato nel 2014 la realizzazione dell’Emissario in riva sinistra d’Arno. Un’impresa che oggi si ripete. In ambedue i casi lo scenario di governo è stato identico. Una forte regia di un Ente locale, la Regione nel primo caso, il Comune di Firenze, nel secondo, che coordina tutti i soggetti che devono assumere decisioni, verifica in tempo diretto le problematiche, fissa e monitora i tempi dei passaggi e degli iter autorizzativi, monitora lo stato di avanzamento dei lavori. Tutto ciò accompagna l’impegno di un gestore capace di progettare e realizzare in 163 giorni un’opera che ha comportato 36.000 ore di lavoro, pari a 4.500 giorni lavorativi, per installare 1.400 pali e mettere in sicurezza l’area colpita della voragine. Senza le competenze messe in campo da Publiacqua, non sarebbe stato possibile raggiungere il traguardo importante di riaprire in pochi giorni il Lungarno Torrigiani”.


“Il cantiere Torrigiani, la sua conclusione in tempi record e la sua conduzione sono una dimostrazione tangibile delle competenze tecniche del personale di Publiacqua, Ingegnerie Toscane e delle aziende che sono state impegnate sul cantiere. Un cantiere, lo voglio sottolineare con orgoglio, che è stato condotto in maniera eccezionale anche sul fronte mai eludibile della sicurezza dei lavoratori e questo nonostante condizioni non facili di operatività, con macchinari di grandi dimensioni e personale numeroso che si sono trovati ad operare in contemporanea in uno spazio molto ristretto. Non posso che ringraziare tutti, progettisti, tecnici ed operai, per la professionalità messa in campo e per aver portato a termine in tempi record un'impresa eccezionale”.